Le età del vino, tra maturazione e affinamento
Il vino segue un percorso di vita: nasce dalla terra e dall’ingegno umano, ha un’infanzia, una maturità e una vecchiaia. Alcuni vini possono vivere per decenni e altri per molto meno e questo dipende dal tipo di vinificazione, conservazione e affinamento.
In generale quelli che danno il loro meglio “in gioventù” diventano pronti in una sola fase, che si realizza in contenitori impermeabili all’ossigeno – come i serbatoi d’acciaio che usiamo in Cantina Pedres. I vini più longevi, invece, trascorrono di solito del tempo in botti di legno e poi un successivo periodo di affinamento in bottiglia. Così facendo prima si aggiunge ossigeno e poi lo si sottrae, ottenendo un gusto strutturato e sorprendente. Questo avviene ad esempio per alcuni dei nostri rossi che trascorrono in barrique di rovere francese fino a 9 mesi e che garantisce loro una raffinata morbidezza: il Cannonau Cerasio, il Muros IGT e il Cagnulari di Antonella Collection.
I rossi generalmente “fanno legno” più spesso dei bianchi, ma a determinare questa scelta è anche il risultato che si vuole ottenere: il legno cede infatti al vino sostanze tanniche che ne rendono il sapore più complesso e sfaccettato, ed è dunque in base a questo che si sceglie come procedere
Tra i nostri bianchi che maturano in barrique francese emerge il nuovo Vermentino Antonella Collection a cui i 5 mesi trascorsi in legno prima di affinare in bottiglia conferiscono una spiccata aromaticità.
Vino, ossigeno e legno hanno inoltre un punto d’incontro ulteriore nel tappo, tradizionalmente ottenuto dalla corteccia della quercia da sughero al punto da diventarne sinonimo. Il sughero protegge molto bene il vino dal troppo ossigeno e dagli agenti esterni e garantisce anche, grazie alla micro-ossigenazione, un’evoluzione costante.
Noi di Cantina Pedres utilizziamo tappi di sughero naturale che permettono un’evoluzione costante del vino. In alcuni casi, per meglio salvaguardare la conservazione di alcuni vini, ci affidiamo anche al DIAM. Infatti, anche nell’ambito dei tappi si è progredito con la nascita del DIAM, un’innovazione naturale che ha dato vita a un tappo tecnico di sughero che assicura il vino dalle alterazioni sensoriali, in particolare dal TCA, molecola responsabile del noto sentore di tappo.